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gelosia cominciano ad infastidirmi. Poiché, s'è vero che da me non aveste mai un vero motivo per dubitare del mio amore, qual cagione avete dunque di lagnarvi continuamente? Lo fate forse per delicatezza? I lamenti fondati sulla delicatezza hanno almeno delle grazie, ma i vostri sono noiosi.' À me certamente spiace il vedervi star sempre ili guardia malgrado le proteste e le assicurazioni chs vi faccio; ciò solo dovrebbe bastarvi per essero sicuro dell'amor mio. Se le vostre lagnanze noii riguardassero che il maggior o minor amore che io' vi porto, non sarebbero tanto condannabili; ma' pure sarebbe d'uopo che fossero accompagnate di molta placidezza e libere da ogni aspetto offensivo.
Voglio inoltre avvertirvi che i lamenti per lo! più non fanno altro effetto che quello di svelare il debole di chi ii fa; ma specialmente quelli che parlano sin da principio di gelosia, finiscono per dar cattiva idea di un amante. Il meglio si è di amare con tanta fiducia da non temere giammai verun cangiamento od alterazione nell' oggetto che si ama. Ora se v'immaginate che due amanti debbano tormentarsi perpetuamente, io vi dichiarcì che tale non è il mio pensiero, e che anzi credo essere l'amore non incompatibile colla tranquillità. Io non faccio gran caso delle vostre inquietudini, attribuendole alla vostra bizzarria; e quantunque l'amore e la ragione non vadano sempre insieme, con tutto ciò un amante deve sempre schivare gli estremi.
Così vi parlo perchè vi amo, e mi rincrescerebbe di aver motivo di non più amarvi. Profittale adunque di questi miei avvertimenti sinceri e credetemi, ecc.