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Il Segretario Galante
Raccolta di lettere d'amore; lettere d'augurio

Editore Barion, 1926, pagine 191

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 113 — •
   Spero dunque che appena avrai ricevuta la mia lettera, domanderai tosto perdono al nostro amore del delitto che hai commesso dimenticandomi: che per ripararlo, mi manderai a pregare di non uscir di casa domani, finché tu non venga a prendermi, e che farai una protesta solenne di non ricadere mai più in simili mancanze.
   Sembrami, o cara, che per una persona che dice di amarmi tanto non ti curi molto di ciò ch'io diventi, e che, domandando di vederti una volta per settimana, non è troppo esigere dalla tua bontà. Vorrei che tutti i giorni della settimana fossero domeniche, affinchè tuo padre andasse sempre via, e che io ti vedessi ad ogni istante; ma per mia sventura alla domenica, la quale poco dura, succedono sei giorni che per me durano tanto che non ne vedo mai la fine.
   Dopo l'assicurazione che ti faccio di non dirti una parola che non sia vera, guarda se tu non devi avere rincrescimento di abbandonarmi alla mia tristezza, intanto che domani ti abbandonerai al sollazzo ed al piacere; e se trovi giusto eh' io passi una giornata felice, a fronte di tante bruttissime che sono costretto di passare, ti attendo domani con il più infinito desiderio, per versare nel tuo cuore i puri sentimenti del mio, ch'è a te per sempre consacrato, ecc.
   Risposta.
   Adorato amico mio,
   Ditemi un poco se vi piace, signor vagabondo, d'onde venite e da qual parte mi avete scritto la
   Il Segretario Galante S