Stai consultando: 'Il Segretario Galante Raccolta di lettere d'amore; lettere d'augurio',

   

Pagina (106/193)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (106/193)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Il Segretario Galante
Raccolta di lettere d'amore; lettere d'augurio

Editore Barion, 1926, pagine 191

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   — 106 —
   Ma ditemi, di grazia, dove avete mai occultate tante bellezze, che non avevo veduto la prima volta che vi feci visita? Se avessi potuto supporre che voi aveste avuto sì potente riserva, mi sarei esposto con più cautela, avrei mandato esploratori a riconoscere i nemici che dovevo temere; e se avessi sentito che quelli fossero stati in sì gran numero, avrei formato un ridotto con altre bellezze per fortificare la piazza che volevate prendere. Siccome gli occhi sono una specie di piazza di confine, per cui l'amore s'introduce in un'anima quando esso è determinato a sorprenderla, non so se abbiate messo ne' vostri una guarnigione sufficiente di vezzi per impedirgliene l'ingresso; ma è certo che domenica io ne vidi tanti da vincere tutti i cuori del mondo. E se l'amore avesse avuto il coraggio di attaccare gli occhi e di entrare delicatamente nell'anima vostra, intanto che i vostri vezzi erano occupati altrove, io sarei gloriosamente vendicato della mia sconfitta; allora sareste costretta a far meco una tregua, la quale durerebbe eternamente e così vi cagionerei tante rovine, che bisognerebbe infine che voi mi rendeste l'arbitro e padrone di tutte le altre piazze che possedete.
   So bene che questo parlare non è quello di un uomo che avete sottomesso, e che invece di irritare il vostro rigore, io dovrei sollecitare la vostra clemenza; ma chi mi aggrava di ferri non ha certamente disposizione di accordarmi grazia, e so d'altronde che di tutte le libertà che avete soggiogato dacché i vostri occhi si mescolano in tal mestiere, non ne avete mai restituita una sola. Se dovessi implorare da voi qualche cosa, non sarebbe certo per impetrare la mia libertà. loi vi pregherei