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Il Segretario Galante
Raccolta di lettere d'amore; lettere d'augurio

Editore Barion, 1926, pagine 191

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 104 — •
   rebbero forse una conquista sì mediocre; ma quando essi si contentassero di una gloria sì oscura dopo aver ingannato una persona che non mi odia, non sarei degno di essere amato da voi. Io ho dunque ragione di non venire in casa vostra, benché ve l'abbia sì solennemente promesso: io so pur troppo ciò che mi è costata la vostra prima visita, per dubitare di ciò che a me costerebbe la seconda. Ecco la ragione, mia bella, giacché la volete sapere.
   Non dite già che voi mi risparmierete, mentre non sono il primo che abbiate offeso senza pensare di farlo. E d'altronde, quando sfuggissi alla dolcezza de' vostri occhi, alla nobiltà del vostro portamento, sfuggirò io perciò alle grazie del vostro spirito? So cosa mi costa l'avervi veduta; e l'altra mia amica, che ha spirito come un angelo, si è ben accorta ch'essa non occupava tutta l'anima mia.
   Vi scongiuro, in nome di tutto quello che vi piacerà, se mi fate la grazia di scrivermi ancora, di acchiudere nel vostro biglietto il gioiello che lasciai lunedì in casa vostra, e di farmelo avere da persona sicura. E' quello un oggetto che mi rincresce tanto a perdere, quanto il non essere da voi riguardato come un vostro, ecc.
   Replica alla suddetta Risposta. Con qualche ironia, gli dice non volergli rimandare ciò che ha lasciato nella di lei casa, a meno che non vada a prenderlo egli stesso.
   Stimatissimo Signore...
   Sono veramente sorpresa di quanto mi dite col-l'ultima vostra di ieri. Non credevo, per vero, di