tanta pena a persuadervi, a quell'amore che mi fate sì sovente sentire.
   Siccome io non ho alcuna delle qualità che hanno ordinariamente i buoni scrittori, sappiate pure che non ne ho il debole, e che non mi lascio profumare dall'incenso sparso dall' adulazione. Per convincermi della sincerità delle vostre approvazioni, ditemi almeno che voi rendete qualche volta giustizia, e che credete una parte di ciò che vi dice il cuore, se desiderate che il mio creda una parte di quello che voi ne dite. E' vero che noi siamo in un secolo in cui lo spirito acquistasi a buon prezzo, e in cui tutti fanno pompa di averne tanto, che bisognerebbe giudicassi d'essere stato molto barbaramente trattato dalla natura se fossi l'unico a cui essa non ne avesse compartito almeno in piccola dose, lo non vedo alcuno che non scriva o bene o male, e che per installarsi sul gran trono di bello spirito, non esponga il suo giudizio al bersaglio del pubblico.
   Quando trovo un essere amabile come voi siete, dimentico facilmente qualunque altro oggetto : conterei volentieri per nulla tutti i favori che posso ricevere da altri, se voi foste tanto buona di accordarmene alcuno. E' vero che fino a tanto che la vostra modestia servirà di baluardo al vostro cuore, io non devo sperare di prendere la fortezza. Preferirei avere quattro peccati a vincere con voi, che una virtù a combattervi. Siccome l'amore nasce ordinariamente dalla simpatia, se invece di essere modesta, voi foste ragionevolmente fiera e un poco irascibile, noi ci rassomiglieremmo tanto e non proveremmo una gran pena ad amarci. Ma se siete tanto crudele fino a non volermi amare al-