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Il Segretario Galante
Raccolta di lettere d'amore; lettere d'augurio

Editore Barion, 1926, pagine 191

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 98 —
   quando io non so esservi che un uomo solo al mondo?
   Se tu m'ami così, scrivimelo, ripetilo sempre. Cingimi colle tue braccia, infiammami col tuo alito, stringimi in guisa che i nostri cuori si partecipino i lor battiti... Ancora, mio Adorato, idolo mio, ancora! e poi sempre! accogli questi baci... ne richiedi mille! eccoli, prendili, prendi tutto!... Oh! finiscila: sii il mio signore, e respira in una immensa felicità!
   Sono pazza! non ne ho abbastanza di quell'effervescenza che m'inebria e accende in me desideri tanto vivi quanto quelli che la tua presenza incitava? Cesso di scrivere; ho troppo bisogno di riposo.
   Un Amante rinfaccia alla sua Bella tutte le mancanze commesse a di lui danno, per cui fu costretto a doverla abbandonare.
   Signorina,
   Io vi trovo la persona più galante del mondo nello scrìvermi sì bizzarramente e trattarmi in maniera da far credere che io vi abbia potuto amare. Io non me ne avrei a male, se voi non voleste che farvene un onore a persuadere che avete del merito, poiché un uomo di spirito si è divertito a contarvi degli aneddoti brillanti; ma voi mi minacciate sì male a proposito di avvertire la mia fidanzata della mia incostanza, che quasi sarei tentato d'istruirla al contrario delle vostre sciocchezze. Ditele la verità, se l'osate, e noi vedremo a chi dei due farete più torto : ditele pure ch'io promisi di sposarvi quando credevo che foste saggia e che