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provero, non vi dice che con una leggerezza sì repentina non avreste dovuto mai abusare di un a-more sì fedele qual è il mio? Ditemi, di grazia, chi volete voi che io accusi della mia sventura? Vostro padre mi colma di tante finezze che io non merito; vostro fratello mi compartisce delle grazie che non mi sarei aspettate, e vostra sorella ha il cuore troppo generoso per voler fare del male a chi non le desidera che del bene; e così, lungi dall'essere o-diato da tutta la vostra casa, io m'accorgo di esserlo solamente da voi. E giacché vedo che voi mi proscrivete sì facilmente dalla vostra presenza, giudico che non avete molta pena ad allontanarmi ancora del tutto dal vostro cuore. Per quanta premura io abbia di saper con certezza la mia sorte, pavento di ricevere vostre nuove, perchè temo di sentire che voi più non mi amiate, ciò che sarebbe uno schianto pel mio povero cuore. Quando mi ordinaste di vedervi più di rado, non sospettai alli gnasse in voi una sì nera malizia; ma tutto cambia e nulla è durevole, fuorché, credetelo, il desiderio che io ho di essere eternamente vostro, ecc.
Una Bella esprime il suo dolore per la partenza dell'Amante. Gli rimprovera la sua pigrizia a scrivere, e gli descrive i sentimenti che l'agitano.
Mio buon amico,
Fedele alla mia promessa, vengo verso di te... Se non m'inganno, tu percorri a quest'ora i passeggi di quella maledetta città. Colle mani dietro il dorso, la testa alta, ti pavoneggi nel mezzo di quegli abitanti, occhieggi le signorine che incon-