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più teneri, io provai un gaudio inenarrabile. Baciai e ribaciai quello scritto adorato che mi richiamava al pensiero te, la tua bellezza, la tua bontà, il tuo affetto. Per quale fatalità questo mio tripudio dev'essere crudelmente turbato dal dolore di dover vivere lontano da te e forse ancora per un trimestre? Io calcolavo di poter terminare i miei affari in quindici giorni, ed oggi corre già il trentesimo, e posso dire che sono appena incominciati; ma ci vuol pazienza, in mezzo a questo mio tormento il solo pensiero che tu mi amerai sempre colla stessa fermezza conforta il mio spirito e cancella ogni apprensione dal povero mio cuore, ecc.
Dispiacere di una Ragazza perchè il suo amico le
diede un pessimo consiglio.
Mio caro amico,
È dunque vero che siete capace di suggerirmi un consiglio tanto brutto, quale non si darebbe alla più spregevole di tutte le donne? Che cosa avete mai ravvisato in me per credermi facile a cadere miseramente nella rete? Se siete geloso e intento ad assicurarvi della mia felicità a vostro riguardo, dovevate usare mezzi più moderati e più onesti; vi amo più di quello che meritate; 3 se per caso qualcuno mi trova amabile, dalla indifferenza con la quale io riguardo l'opportunità d'insuperbirmene e rendere quel tale una mia conquista, conoscerete a sufficienza che io non penso che a voi solo; e voi non pertanto abusate sempre di questa mia condiscendenza. Io vi tratto da vero amante, malgrado la vostra colpa, che voglio attribuire alla vostra ir-