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Il Segretario Galante
Raccolta di lettere d'amore; lettere d'augurio

Editore Barion, 1926, pagine 191

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 69 — •
   non è certamente il contegno che possa farvi cattivare il mio cuore, ed io più di una volta vi dissi che le perpetue doglianze fattemi da voi molto male a proposito, non potevano convenire al mio carattere. Un sì amichevole avviso non vi ha mai faifo determinare a verun cambiamento. Perciò vi consiglio a fare il dolente tutto solo; e se per liberarmi dalla vostra persecuzione di altro non trattasi che di rendervi quel cuore che dite di avermi dato, io ve lo rimando senza il benché minimo rincrescimento : e vi dichiaro che un animo sì giocondo come il mio farebbe una pessima alleanza con un cuore sì triste ed irrequieto quel'è il vostro. Tanto vi basti, ecc.
   Risposta.
   Crudelissima Donna,
   Dopo sei mesi che voi tenete il mio cuore avvinto fra i vostri barbari lacci, oggi me lo rimandate in tanto mal arnese solo ed accompagnato da tanti strapazzi, solo per avere più volte fatto sentire al vostro orecchio il linguaggio della verità? Ingrata! Le mancanze che voi assurdamente mi attribuite non sono che opera vostra. Voi avete fatto il male, e volete che io ne soffra la pena? Non già che mi rincresca la perdita della vostra grazia, tutt'altro, ma duolmi solo di non avere più quell'illusione che formava la mia felicità, di credermi amalo sinceramente da una donna che io amava perdutamente. Ma non importa, mi sono risanato e quest'inganno sarà per me una nuova lezione, la quale resterà impressa con caratteri indelebili fino al fondo del mio cuore; addio, ecc.