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dunque entrambi a star bene. Ma quale obbligazione dovrò io professare a codesta febbre, se questa, allontanandosi da te, potrà seco trascinarsi tutta quella crudeltà che per tante volte hai meco usata? Guarisci tosto dunque, te lo desidera il tuo, ecc.
Elogi di un Amante alla sua Bella per l'eleganza delle di lei lettere.
Mia Carissima,
Io sono persuaso che molto mal volentieri avete differito sino ad ora a scrivermi. Se voi componete le vostre lettere con quel medesimo piacere che io le leggo, dovete essere ben disposta a redigerne di frequente. E' impossibile che tante belle cose non contentino lo spirito che le crea, poiché incantali la mente che le legge; voi fareste invidia a qualche uomo che ha riputazione di letterato, ed
10 non sono mai tanto confuso quanto quel giorno che debbo prendere la penna per rispondere ad alcuna di quelle erudite vostre lettere. Ma, comunque sia, nel rozzo mio parlare io vi confermo
11 mio sincero amore e le stesse mie proteste di vostro, ecc.
Un nuovo Amante ad una Bella le dice che non può astenersi di amarla.
Leggiadra Signorina,
Io non penso mai a cosa amabile che non vegga tosto^presentarmisi alla mente la vaga vostra immagine: per quanti sforzi io faccia per dimenti-