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privato dal piacere di vedervi. Non v'ha tormento che non sia per me più sopportabile del vostro sdegno. Quale trionfo per voi, che siete naturalmente un po' crudele, il poterlo essere impunemente e di trovare un uomo così rassegnato alla sofferenza! Spero per altro che questa non passerà in usanza, e che in avvenire sarete meno feroce e più sensibile con chi vi è, ecc.
Ringraziamento di un Amante alla sua Bella per
avergli essa mandato un elegante sonetto.
Cara ed erudita mia Bella,
Sono infinitamente riconoscente del piacere che mi avete procurato con que' versi che vi piacque di trasmettermi. L'eleganza del vostro sonetto mi rapisce, ma non mi sorprende, perchè conosco bastantemente il vostro spirito, e so d'altronde per esperienza che tutto ciò che per altri in questo genere si rende arduo e malagevole, per voi è facile e di leggier momento. Voi, divertendovi, trovate ciò che altri con somma laboriosa fatica hanno invano ricercato. Vorrei rendervi la pariglia, ed io pure fare bei versi in vostra lode, se non temessi di darvene cattivi per buoni. Se voleste prendervi pensiero di farli voi stessa, mi trarreste da un grave imbarazzo. Ma voi avete troppa modestia per dipingere al vivo il merito singolare che vi adorna. E quando ancora io fossi capace di ciò, e che mi riuscisse di mettere insieme otto versi in vostra lode, sareste voi più leggiadra per questo? No, certamente; non sareste più vaga di quello che voi lo siete agli occhi miei, ecc.