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Il Segretario Galante
Raccolta di lettere d'amore; lettere d'augurio

Editore Barion, 1926, pagine 191

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 46 — •
   tristarmi e lanciarti de' rimproveri? E' mai presumibile che le mie parole abbiano efficacia di fare ciò che operar non poterono le mie più cocenti lagrime? Tu non ignori certamente, nò dimenticherai, gli sforzi da me usati per indurti a desistere dal crudele divisamento di partire!
   Qual prospetto lagrimevole io non t'offersi del dolore e della disperazione che mi cagionerebbe la tua assenza! Eppure, nulla ebbe potere di intenerirti, nè a farti rimovere da quella pertinace risoluzione: tu sei partito, lasciando quella (senza la quale giuravi non poter esistere un solo istante) immersa nell'affanno, nel pianto e nella desolazione.
   Ora, dopo questi contrassegni non dubbi di una volubile passione da parte tua, sarò io tanto pazza di credere che i miei rimproveri possano fare la minima impressione sull'animo tuo, o giungano a commuovere il tuo cuore? Io sento in questo momento delle emozioni miste ad un avanzo di amore e d'indeciso dispetto, ma che vorrei a te celare. Altro io non ti dico. Vedi, se t'è possibile, di ricordarti di me, giacché dal canto mio la speme di unirci non è del tutto svanita.
   Dimostrazione di affetto di una Ragazza per il di lei Amante infermo, indi ristabilito. Sentimenti di amore e di gelosia.
   Mio diletto Amante!
   Essendomi prefissa di sperimentare il tuo amore, nè sapendo a qual mezzo appigliarmi per riuscirvi, colsi l'opportunità della tua guarigione per eleggermi un arbitrario ritiro, affine di osservare