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rebbe; giacché (e tu pure devi saperlo) nulla tanto nutrisce una passione e la tiene sempre in veglia, non ostante la lontananza dell' oggetto amato, quanto il parlare sovente e con tutto quel trasporto di cui si è capaci, come appunto faccio io e come spero che a mia imitazione farai anche tu nell'avvenire, fino a tanto che un avventuroso destino arrida finalmente in favor nostro, onde possa in allora dimostrarti coi fatti che tutto il mio sdegno decorso non aveva altra sorgente che fedeltà e amore, con cui mi professo tua, ecc.
Risposta. — L'Amante condanna la scusa come ridicola, del pari che i rimproveri come ingiusti.
Mia Cara!
Io non comprendo invero come si possa amare con trasporto una persona senza occuparsi seriamente di quanto può farle pena. La facilità colla quale ti abitui a sgridarmi, a farmi dei rimproveri che io non ho mai meritati, mi fanno a sufficienza conoscere quanto sia diverso il tuo amore dal mio. Ma che dovrò io mai pensare della scusa che mendicasti? Non è questa forse cosa ridicola, quanto ingiusti sono i rimproveri che te ne hanno dato il supposto motivo? Quale stravaganza! Prima uccidi e poi cerchi giustificarti domandando scusa! Ah, mia cara (che tale io ti reputo ancora, malgrado i tuoi forsennati capricci) e d'uopo correggersi e reprimere il bollore, da cui forse potrai ripetere un giorno qualche penosa conseguenza; ritieni finalmente, per precetto dimostrato dall' evidenza medesima, che l'amore quanto più è violento, tanto è assolutamente meno durevole : ammesso quin-