— 37 — •
   qiie mi fece sperare che questo M... dirigevasi domani alla volta di... ed avendomi esso fatto sperare di potervi vedere, giacche mi dice essere a-niico di vostro fratello, io colgo un incontro sì propizio per scrivervi e dirvi, che voi siete troppo avara nell'onorarmi dei vostri pregiati comandi, quando sapete di avere tutto il potere sopra il mio animo, di cui potete a piacer vostro disporre : nè potete dubitare che io non sia degno di ciò in qualunque circostanza si presentasse il bisogno, sempre ben felice se vi vorrete servire di me.
   Vogliate credermi intanto, ecc.
   Rimprovero di un Amante alla sua Bella per l'odio concepito da questa contro di lui, in conseguenza di un avvertimento datole, affine di indurla a correggersi di alcuni suoi difetti.
   Mia Carissima,
   E che? Per essere io stato sincero a riguardo vostro, ammonendovi di qualche vostro difetto, eccovi dunque divenula mia nemica inesorabile! Per conservarmi la vostra stima dovevo forse io usare dei mezzi efficaci a rendermene indegno, quali sarebbero stati quelli di autorizzare i vostri errori ed applaudirli, e, in una parola, rendermi ridicolo per tutta la vita in faccia al mondo per piacere a voi sola un sol momento? Credetemi (e voi mi dovete conoscer».;) che io non sono di que' poveri amanti che sempre gementi a' piè delle loro belle, incensano 1 capricci delle medesime, e adorano le loro più deplorabili follìe. Ho una mente sana, un criterio metodico e giusto, due occhi fedeli e per-