— 34 — •
Risposta.
Adorato mio Bene,
Non posso celarti, senza il più acerbo dolore, quale impressione faccia in me il rilevare dalla carissima tua lettera di... quanto male tu conosci l'intimo del mio cuore a tuo riguardo: ne hai soltanto un'idea grossolana e materiale se credi che non corrisponda intieramente al tuo; ti prego di valutar meglio un cuore che per ogni ragione deve essere il vero modello di quello che tu racchiudi in seno, e che ti serve a tormentare le anime sensibili. E il supporne il contrario da una semplice tardanza di lettera, è lo stesso che appigliarsi ad errori e cercare pretesti ridicoli, onde alterare la perfetta armonia che fra noi ha da sì lungo tratto di tempo esistito, e che dal canto mio esisterà sinché io vivo. Il carattere con cui ebbi il piacere di presentarmi a te la prima volta, è quello stesso che conservo attualmente. Studiati di viemeglio conoscerlo, e resterai certa che quale io era già da due anni fa, sono oggi ancora.
Il tuo, ecc.
Eccessivo dolore di una Ragazza nel partecipare al suo Amante un lungo viaggio che deve fare, e lo consola per il di lei ritorno.
Mio dilettissimo,
Con quale coraggio e quali espressioni dovrò io mai usare per comunicarti la funesta notizia che un barbaro destino dovrà per qualche tempo se^