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Il Segretario Galante
Raccolta di lettere d'amore; lettere d'augurio

Editore Barion, 1926, pagine 191

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 28 — •
   renderanno eternamente inquieto, fino a tanto che la sorte mi l'ara felice di poterla contemplare da vicino, e dimostrarle di persona che io sono, ecc.
   Una giovine esprime la violenza del proprio amore
   e il turbamento che le opprime il cuore.
   Mio caro amante, a cui ho consacrato tutte le facoltà dell'anima mia ! Dimmi : che vuoi tu fare di me? Perchè adoperi tu tante specie di seduzioni per soggiogarmi? Non vedi che sono al tutto vinta? Per carità, risparmiami, non mi perdere del tutto!
   Imprudente, qual linguaggio oso tenerti! Perchè t°ho conosciuto? Perchè t'ho dato ascolto?
   Dammi conto almeno di questo turbamento insoffribile che opprime il mio povero cuore, e che osserverai in quello che ora ti scrivo. Non posso collegare due idee. Che cosa ti dicevo adesso? Mi lagnavo, credo, per averti conosciuto. Non ho tre volte ragione di detestare l'istante in cui i miei occhi fissarono i tuoi?... Ma ciò è ancora nulla... Quando le tue labbra mi dissero: Io t'amo!... quel bacio d'amor... Rammenterò quel bacio, la cui impressione mi sta sempre sulla bocca?... Oh! quel bacio mi condanna: ho respirato il tuo alito, ardo d'un fuoco divino, e più non debbo lagnarmi di averti conosciuto. Che l'amore spieghi pure contro di me tutto il suo furore; esso non potrà giammai cancellare le tracce di quel bacio cocente. Oh! com'è forte, terribile il sentimento di evi mi penetrai! Se la sua violenza può essere di scusa, sarei
   felice abbastanza per non doverne arrossire.....
   Addio.