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Il Segretario Galante
Raccolta di lettere d'amore; lettere d'augurio

Editore Barion, 1926, pagine 191

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 26 —
   credere sulla loro parola sarebbe atto di troppo buona fede, condannabile d'altronde in una giovine educata. Io ben vorrei che il di Lei cuore fosse quello che la di Lei penna dimostra, onde poter giudicare con vera cognizione della di Lei sincerità, senza timore d'ingannarmi. Insomma, non posso altro dirle se non che fa d'uopo consultare il tempo, il quale rivelerà chiaramente la natura dei sentimenti che Ella mitre a mio riguardo. E con vera stima, sono, ecc.
   Dichiarazione ad una Ragazza conosciuta ma non praticata. Ricerca per esser corrisposto dalia medesima.
   Amabile Signorina,
   Poss'io osare di rassegnarle queste poche linee, onde confermarle ciò che colla bocca per reiterate volle Le espressi? Poss'io sapere da Lei se ho qualche tenue parte nelle di Lei grazie? Non ini nasconda, La prego, l'ingenua verità; mi dica sinceramente come sta il mio cuore nelle gentili di Lei mani, affinchè io tranquillizzi la mia immaginazione, senza lusingare inutilmente la mia vanità.
   Per altro non posso dissimulare senza pena, adorabile Signorina, il rincrescimento che io provo nel vedere, mio malgrado, a Lei d'intorno certe persone di qualche rango che assiduamente Le fanno il cascamorto. Ma L'assicuro col miglior senno che queste non sono altro che esseri fatui; e se io potessi essere accolto da Lei, e incitato a darle qualche fermo contrassegno della mia fedeltà, Ella non esiterebbe un momento a convincersi,