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Il Segretario Galante
Raccolta di lettere d'amore; lettere d'augurio

Editore Barion, 1926, pagine 191

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 20 —
   caldissimo bacio, non confrontabile con quello che forzatamente ho dovuto farti stanotte in presenza della mamma... Addio, addio. A domani.
   Tuo per la vita
   Sempre mio adorato!
   Qual gioia! La mamma s'è accorta di tutto, mi chiamò a sè. e dietro le sue benevoli insistenze le ho tuito confessato. Sorrise la santa donna — sorrise, capisci? — e scherzosamente minacciandomi con un dito, mi disse che da tempo aveva intraveduto qualche cosa di anormale nel mio contegno, nei miei modi.
   Ed io non me ne sono mai accorta! ma cosa non vede l'occhio d'una mamma?
   Mi disse aver preso informazioni sul tuo conto, ed anche mio padre... sicuro! anche mio padre conosce il nostro segreto; non n'è scontento — ch'ei sia benedetto! — ma non vuol impicciarsi e lascia far tutto alla mamma. Ed essa mi soggiunse che essendo tu un gentiluomo devi sapere quello che ti resta a fare, non volendo più sotterfugi. ^
   Vieni quindi; vieni. Ormai siamo a buon porto, e non ti so dire quanto io mi senta felice... anzi felicissima.
   Vieni, mio adorato, oltre i miei, t'aspetta
   la tua