indurlo a consegnarsi. Tanto fece| tanto disse al Gallucci| che riuscì a farsi promettere che avrebbe fatto il possibile. Il signor Corona confidò l'affare al capitano Borgognini del 62° fanteria| alloggiato in sua casa. Questi accettò con gioia la confidenza| e| sebbene ancora fresca la misera fine del capitano Capoduro| e vi fosse da compromettersi come militare| pure volle tutto arrischiare per il bene della patria e la tranquillità di questi paesi. Passarono vari giorni| finalmente| il 25 agosto| il Gallucci portò la nuova| che la sera stessa Crocco sarebbe venuto a colloquio ove essi avessero indicato. Subito si stabilì l'ora ed il sito poco distante dal paese.
In quel primo colloquio| nel quale vi erano vi erano Caruso| Ninco-Nanco| Tortora e Crocco| stabilirono che il 7 settembre si sarebbero consegnati tutti con le bande. Il capitano Borgognini. con il suo contegno franco ed altero| destò le simpatie di quei feroci assassini| e specialmente di Crocco e Ninco-Nanco| per modo che il primo| staccatosi da un fazzoletto che teneva al collo| un magnifico spillo d'oro| volle donarglielo ad ogni costo| per suo ricordo| ed il secondo gli si fece vicino e lo baciò in fronte. Il capitano Borgognini| che ricordava certamente il bacio che lo stesso Ninco-Nanco aveva dato all'infelice Capoduro| è da pensare con quanta ripugnanza dove' accettare| per terribile necessità| quel bacio.
Tutto fu combinato; ed infatti| il 7 settembre| Crocco solo e disarmato| portando nelle mani una bandiera italiana| veniva in mezzo alla popolazione di Rionero gridando 'Viva il Re'| 'Viva Garibaldi'. Il grosso delle bande era a mezzo miglio dal paese. Venne poscia il Tortora| mentre il capitano Borgognini| di nulla temendo| portavasi in mezzo ai briganti per assicurare Ninco-Nanco che| più sospettoso degli altri| non intendeva venire. Fu loro mostrata la legge| fu loro spiegata| commentata.
Intanto veniva a Rionero il generale Fontana| comandante le truppe in Basilicata. Parlò con Crocco e Volonino| ma siccome le comitive erano rimaste ancora indecise| chiesero ed ottennero un salvacondotto per otto giorni| per procurare la presentazione degli altri briganti| che erano in tutto duecentocinquanta. Intanto si presentarono sedici briganti| fra i quali Tinna e Caruso di
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