Ieri si dava requie alle ossa del sacerdote Ruggiero| del prode Lacava| di Leoni| di Tarantini| di Spaziano e di tanti e tant'altri| oggi si raccolgono| fra lo spavento ed i singhiozzi| le misere membra del mutilato Pasquale Chicoli| un comune novello si veste a bruno| una donna ancora č resa infelicissima| un'altra famiglia č priva di padre»5.
«Nel 4 aprile| 35 soldati della legione ungherese| con due ufficiali| partivano da Venosa in perlustrazione contro i briganti| e tra Ascoli e Cerignola si imbatterono in una banda di 120 briganti| comandati da Crocco. Quantunque pochi| gli ungheresi si avanzano animosi| e sono salutati da una scarica di moschetteria. Allora il comandante ordina una finta ritirata| ed i briganti li inseguono; ma| quando sono alla pianura| l'ufficiale ordina un fronte indietro e gli ungheresi come leoni si scagliano sui masnadieri| li incalzano da tutti i punti| lottano disperatamente corpo a corpo| e li uccidono o li feriscono. I briganti cercano salvarsi colla fuga| lasciando 15 morti e parecchi feriti»6.
Nel 6 aprile| nelle vicinanze di Muro| succedeva altro scontro con una delle bande formate dal Crocco| e comandata da Caruso| e nel quale lasciarono la vita 8 militi ed un ufficiale del 50° fanteria| del quale| con dispiacere| non ricordo il nome. Del pari| nello stesso giorno 6 aprile 1862| un drappello di linea e guardia nazionale| andando in perlustrazione nel tenimento di Aquilonia| si scontrņ colla comitiva capitanata da Crocco| composta di circa 100 briganti a cavallo| la quale| impegnando un accanito conflitto| uccideva il luogotenente Orazio Contini ed 8 soldati7. E non ci era giorno| nel quale non si fosse verificato uno scontro| e per narrare ogni singolo fatto occorrebbero molte| molte pagine| e stancherei la pazienza del lettore| nell'apprende-re fatti sempre identici e che possono desumersi dalle sentenze di condanna pronunziate dal tribunale di Potenza| come da altre sentenze emesse dalle assisie di Potenza a carico di molti altri briganti.
Nel seguente giorno| 7 aprile 1862| la medesima comitiva attaccava| nelle campagne di Calitri| altro drappello di truppa| del quale rimasero morti 68.
Nel 25 aprile| il maggiore De Maria del 2° bersaglieri mosse|
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