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sare abiti civili, e ia carrozza oratisene venuti da Lodi a Milano, decisi di godersela allegramente, mescolandosi alla l'olla spensierata, che in quei giorni era scesa a Milano dalla Lombardia e dalla Venezia.
I giovani ufficiali degli ussari del « He di Sardegna », trascinati da una carrozzella, so la godevano un mondo in mezzo a quel mare di gente avvolta da un nuvolo di gesso che acciecava e di coriandoli che piovevano in abbondanza da tutte le parti. E, i poveretti, gli ufficiali austriaci, facevano del loro meglio per rendere coriandoli e gesso agli spettatori.
Quando la carrozzella passò davanti a un gruppo di gio-. vanotti della nobiltà e dell'alta borghesia milanese, il conto Grisoni, dimenticando di essere al servizio d' Austria, vuotò un mezzo sacco di coriandoli e di gesso sopra di essi. E male glie ne incolse; perchè uno di quei giovanotti, tarchiato, dalla carnagione pallida, dai capelli e dagli occhi castano scuri, avvicinò il conte Grisoni e con dispregio lo colpì ripetutamente con un bastoncino da passeggio. Gli ufficiali austriaci gettaronsi alla difesa del compagno e menarono sul percuo-titore colpi all' impazzata con quell'arnese d'osso di balena, col quale allora, ed oggi, lanciayansi i coriandoli nella baraonda carnevalesca.
L'ingegnere Carlo Dembowsky (1) non si perdette d'a^ nimo e tenne testa a tutti gli ufficiali austriaci, finché l'intervento degli amici, la ressa, e la confusione che regnavano sovrane, non lo divisero dai contendenti.
II fatto dispiacevole, uso la parola del mio informatore,
(1) L' ing. Carlo Dembowsky era figlio di un generale ohe Napoleone I aveva oreato eonte, e di quella Matilde Viseontini, che fu amica e più che.... amica, devota a Ugo Foscolo. Nutrì sentimenti liberali; fu amica di Stendhal, che se no innamorò pazzamente, ma inutilmente ; e di Federico Confalonieri, in casa del quale, in via dei Tre Monasteri, ora del Monte di Pietà, spesso si recava a congiurare oontro gli austriaci. Il figlio di lei, Carlo, era lontano parente di queir Ercole Dembowsky, pure nato a Milano nel 1812 e morto nel 1882, che fu astronomo di vaglia.