Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAversario, prendendogli più di 400 prigionieri. Alcuni ai essi furono trovati in possesso di mazze ferrate e munite di numerose punte. Interrogati, confessarono di aver a-vuto l'incarico di finire a colpi di mazza i nostri soldati trovati tramortiti. L'ignobile attacco finì col completo insuccesso delle truppe avversarie.
      « Tra le operazioni offensive di nostra iniziativa, ebbero maggiore importanza quelle compiute nelle alte valli del Boite e. del But e alle ali estreme delle nostre posizioni sul Carso.
      (c Nell'alto Boite, una serie di brillanti attacchi condotti dai nostri alpini nella zona della Tofana, ci diede il possesso del vallone tra la Tofana prima e seconda (9 luglio); del formidabile torrione del Castelletto, ad est di Col di Bois, dal quale il nemico dominava la via delle Dolomiti e che fu fatto saltare con una grandiosa mina (12 luglio); infine della Forcella Bois e della testata del vallone di Travenanzes (29 luglio). Numerosi, violenti contrattacchi tentati dal nemico furono costantemente respinti dai nostri, che presero all'avversario più di 300 prigionieri, due cannoni e sei mitragliatrici.
      « Nell'alto But, furono espugnati trinceramenti e ridotte dell'avversario nella zona del Freikofel (27 giugno) e conquistata la cima dello Zellonkofel (29 giugno); furono presi al nemico circa 200 prigionieri.
      « Sul Carso, le nostre truppe si impadronirono il 28 giugno di alcuni trinceramenti nemici nel settore di S. Michele e di S. Martino e in quello di Monfalcone. Nella successiva giornata, mentre tra S. Michele e S. Martino i nostri respingevano l'attacco nemico coi gas asfissianti, nella zona di Monfalcone una brillante operazione offensiva ci dava il possesso delle alture di quota 70, ad ovest di M. Cosich, e di quota 104, ad est della Rocca di Monfalcone. Prendemmo,.al nemico un migliaio di prigionieri. Nelle successive giornate dal 1 al 7 luglio furono respinti violenti contrattacchi dell'avversario, che lasciò nelle nostre mani altre centinaia di prigionieri.
      « Insistente fu in questo periodo il tiro delle artiglierie nemiche diretto contro gli abitati, al solo scopo di di-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 19. "Strafe-expedition"
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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