Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      ì A GRANDE GUERRA D'ITALIAMagari, prendendo più di 300 prigionieri, una batteria da montagna su 6 pezzi, 12 mitragliatrici, armi e munizioni Il giorno 8 gli stessi alpini, coadiuvati da riparti del secondo fanteria, conquistavano *.a Cima di Isidoro, sull'orlo settentrionale dell'altopiano, e prendevano al nemico altri 300 prigionieri e alcune mitragliatrici.
      « All'improvvisa minaccia di aggiramento da nord, l'avversario reagiva col moltiplicare violenti attacchi, nelle giornate dal 16 al 20, contro il tratto centrale della nostra fronte lungo il margine meridionale della conca di Asiago; ma era ogni volta ributtato con perdite sanguinose.
      « Successivamente, tra il 22 e il 24 di giugno, si manifestava l'azione offensiva anche della nostra ala sinistra. In Vallarsa, furono espugnate le posizioni nemiche oltre il R. Romini, sulle pendici sud-est di Cima di Mezzana; nella zona del Pasubio, fu occupata la riva sinistra della valletta di Piazza; nell'alto Posina, furono raggiunte le testate dei valloni di M. Pruche. Nel tratto centrale della nostra fronte, intanto, le artiglierie, accresciute di numero, sconvolgevano con tiri ininterrotti ed aggiustati le posizioni nemiche.
      « Di contro alla duplice minaccia al e ali ed alla vigorosa crescente pressione sulla fronte, il nemico, persuaso ormai del completo fallimento del suo piano offensivo, decideva di sottrarsi al nostro imminente attacco, ripiegando le proprie linee sull'altopiano di Asiago e nella zona del Posina-Astico.
      « Il movimento di ritirata fu iniziato cautamente e col favore delle tenebre nella notte sul 25; ma non sfuggì alla vigilanza delle nostre truppe. Queste si lanciavano tosto all'inseguimento e nella stessa giprnata del 25, superata in più punti la resistenza di retroguardie nemiche, raggiungevano ed occupavano sull'altopiano di Asiago ìa linea segnata dalla valletta di Campomulo, dalle località di .Gallio ed Asiago e dalle pendici settentrionali dei M. Belmonte, Barco e Cengio. Sulla fronte del T. Posina si impadronivano del M. Pria Forà ed iniziavano la discesa verso il fondo valle. Nell'alta Vallarsa occupavano Raossi e le pendici del M. Menerle. Ovunque furono tro-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 19. "Strafe-expedition"
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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