Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      STR. A FE-EXPED1TIONMajo e battono ora le pendici settentrionali per scacciarne nuclei nemici annidati fra le rocce.
      Sull'Altipiano dei Sette Comuni le nostre truppe sono a stretto contatto con le posizioni dell'avversario. Nel terreno intricato ed oscuro la lotta si svolge con bombe a mano e violenti corpo a corpo ».
      2 lugliv. — « Fra Adige e Brenta le nostre truppe perseverano instancabili nell'azione offensiva.
      « In Vallarsa le fanterie hanno iniziato l'attacco della forte linea nemica fra Zugna Torta e Foppiano; le nostre artiglierie battono insistentemente il Monte Pozzacchio.
      « Nella zona del Pasubio l'avversario oppone tuttora tenace resistenza sulle posizioni fortificate dal Monte Spil a Cosmagnon.
      « Lungo la fronte Posina-Astico stiamo completando la conquista del Monte Maio ed abbiamo occupato le pendici meridionali di Monte Seluggio. Riparti nemici, trincerati a nord di Pedescala, furono assaliti e fugati dai nostri e abbandonarono sul terreno armi e munizioni.
      « Sull'altipiano di Asiago, avvisaglie di nuclei sulla sponda settentrionale della Valle d'Assa ».
      « La battaglia — notava Rino Alessi — ha rallentato il passo, ma intensificato il ritmo; le fanterie nemiche hanno ricevuto l'ordine di resistere ad ogni costo; le più gravi punizioni sono inflitte a quei comandanti di reparti a-vanzati che, sotto i nostri reiterati colpi di ariete, i continui accerchiamenti, incapaci a tamponare i brevi spazi attraverso cui fantaccini ed alpini italiani straripano e si impongono, si trovano nella dura necessità di ritirarsi.
      « La manovra riesce ancora ad avere il sopravvento sulla immobilità della guerra di posizione che ci si vorrebbe imporre. Il suo svolgersi è lento, logorante; richiede una tenacia senza pari; non l'eroismo degli scatti impulsivi, ma il coraggio consapevole delle masse educate alla costanza e al sangue freddo.
      « Un carattere della lotta è offerto dalla espugnazione del Parmesan e degli speroni adiacenti; tra i ciuffi delle erbe, nei burroni, entro le caverne prese, dall'imbocco, sotto il fuoco delle nostre granate, nelle ridotte polveriz-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 19. "Strafe-expedition"
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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