Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAaustriaca non è ancora chiusa. Le linee nemiche sono stabilite salde e fortificate sui più alti costoni; e là noi tendiamo, con la nostra pressione vigorosa, contro il nemico. Tuttavia questa ferrea fase difensiva iniziatasi dopo quattro giorni su tutto il fronte e irrobustitasi sopratutto in Val d'Assa, fa pensare che non breve sosta si avrà fra queste gole; fra queste gole che hanno concesso al nemico la parte più boscosa, coperta, favorevole agli appostamenti di truppe, lasciando a noi un terreno nudo, arso, scoperto.
      « Prevediamo che qui il nemico organizzato, prima di ricorrere alle estreme linee montuose in sue mani e che chiudono al nord l'altipiano, tenterà una difesa solida, sostanziale e durevole, sopratutto perchè appoggiato dalle grosse artiglierie. Le fasi dell'azione potranno probabilmente provocare eventi che costringeranno il nemico a lasciare il margine della Val d'Assa, ma forse questo giorno non è fra i vicinissimi .all'oggi. La lotta fra i boschi ove gli austriaci sono annidati, è destinata ad essere accanita e di varie vicende. Intanto i nostri assalti non hanno tregua. La linea nemica subisce morsicature, strappi, intaccamenti. Le baionette sono sempre lì e oltrepassano i reticolati, e spuntano sotto le trincee : il feroce punzecchiamento è continuo. Le artiglierie battono. Le prime linee e le retrovie austriache sono colpite in continuazione. Il nemico si muove e opera sotto questo martellamento che non ha posa ».
      1 bollettini di Cadorna segnavano giorno per giorno i progressi della riconquista.
      1 luglio. — « Fra Adige e Valle Terragnolo nella giornata di ieri azione intensa delle artiglierie : le nostre fanterie occuparono Zanolli in Vallarsa.
      « Lungo tutta la fronte del Posina continuò la nostra avanzata, nonostante il violento fuoco delle numerose batterie nemiche dalle posizioni dominanti il Passo della Borcola, Monte Maggio e Monte Toraro.
      « All'ala sinistra, vincendo l'accanita resistenza dell'avversario, le nostre truppe scalarono la vetta di Monte
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 19. "Strafe-expedition"
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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