Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAa Sull'Altipiano dei Sette Comuni le nostre fanterie, precedute da ardite punte di cavalleria, raggiunsero la linea di Punta Corbin, Tresche Conca, Pondi, Cesuna a sud-ovest di Asiago; a nord-est oltrepassarono la valle di Nos ed occuparono Monte Fiara, Monte Taverle, Spitz Keserle e Cima delle Saette.
      « All'ala destra i valorosi alpini espugnarono dopo accanito combattimento Cima della Caldiera e quella della Campanella, a mezzodì della precedente ».
      Il medesimo bollettino recava questa osservazione :
      « Lungo tutta la fronte occupata accertammo prove numerose della innata barbarie del nemico : Arsiero devastata dagli incendi, Asiago ed altre ridenti località ridotte a fumanti rovine. Nei pressi del Monte Magnabo-schi rinvenimmo in pozzanghere un centinaio di cadaveri di nostri soldati denudati ».
      .Gli austriaci erano sempre uguali!
      La linea di resistenza nemica sull'Altipiano d'Asiago seguiva il ciglione settentrionale di Val d'Assa, dirupato e scosceso come un bastione; e spalleggiato dalle posizioni di Campolongo, di Monte Erto e del Verena; scavalcava la Val d'Assa dove piegava a settentrione e si aggrappava alle posizioni sulla sinistra del Vallone di Galmarara, Monte Rasta, Monte Interrotto, Monte Mo-sciagh; si prolungava al nord del Vallone fino al Passo dell'Agnella, tra i giganti del massiccio di Cima Dodici.
      Ma l'incalzante offensiva delle nostre truppe seguitava a segnare notevoli successi. Achille Benedetti scriveva dal campo il giorno 28 : « Alla riconquista dell'Astico è subentrato il primo contatto con il nemico lungo le pendici del Cimone, ove ieri si combatteva per la occupazione di quell'importante baluardo che guarda la Valle del Rio Freddo e la Val d'Astico.
      « Erano quelle di ieri le prime avvisaglie di una ripre sa di contatto con il nemico in Val d'Astico. Così ora, risalendo l'Altipiano di Asiago, si scorgono i primi sintomi di una identica situazione sulle alture che fronteggiano a nord-ovest la conca di Asiago. Nel settore del monte Rasta si combatte. Le cannonate rimbombano da
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 19. "Strafe-expedition"
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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