Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      STRA FE-EXPEDl T10Neia della nostra duplice controffensiva essi hanno risolto di riprendere la via del settentrione.
      « L'arma nemica si ritrae dalla ferita che aveva aperta nel fianco dei nostri monti, nella barriera vivente dei nostri soldati. Ma non le è data tregua : il martellìo dei nostri colpi continua contro di essa, l'ottunde e l'intacca. L'avanzata dei nostri continua « vigorosa e incalzante » dopo la ripresa di Asiago, di Cesuna e di Gallio, dopo la riconquista di tutte le buone posizioni di Cengio, di Ca-stelgomberto, delle Melette di Gallio, di Monte Longa-ra, del nodo stradale delle Mandrielle a ovest della Mar~ cesina ».
      La Tribuna, dopo aver affermato che l'offensiva austriaca, oltre ad essere arrestata, era infranta, così scriveva :
      « Nel programma ideato dal generale Conrad l'offensiva nel Trentino doveva essere almeno un colpo di mazza che, conficcando un cuneo nella nostra lunga e difficile linea, paralizzasse per tutto il secondo anno di guerra la forza militare italiana. E quando il primo colpo di maglio spezzò la nostra linea più avanzata e più esposta, apparve nella stampa austro-tedesca il fanatismo della spedizione punitiva che avrebbe dovuto essere la definitiva disfatta dell'Italia nella storia. E ai giornali austro-tedeschi tennero ottima compagnia il Cancelliere e il Kaiser. La celebrazione fu troppo affrettata ».
      Il bollettino del 26 di Cadorna dava queste ulteriori notizie :
      « Alla intensa efficace azione delle nostre artiglierie nella giornata del 24 seguì ieri l'energica avanzata delle fanterie da Vallarsa all'Altopiano dei Sette Comuni. Di fronte al risoluto nostro contegno aggressivo l'avversario ripiegò rapidamente, pur opponendo nei punti più favorevoli successive resistenze, ovunque superate dall'incalzante impeto dei nostri.
      « In Vallarsa, conquistammo Raossi e le pendici sud-ovest del Monte Lemerle, saldamente rafforzate dall'avversario. Il nemico fece saltare il Ponte di Fori e incendiò Aste, C. Anna e Staineri.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 19. "Strafe-expedition"
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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