Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      S TRA FE-EXPEDl TIONstro Comando ha parato alla grave minaccia e presa l'offensiva sono arra di sicuro successo ».
      La controffensiva italiana si delineava vigorosa; ma ancora v'erano difficoltà da superare.
      Un comunicato ufficiale del governo, in data 23 giugno, diceva :
      « Il bollettino di guerra austriaco, che già da alcuni giorni veniva segnalando sulla fronte del Trentino semplici nostre puntate controffensive, il giorno 22 ha annunciato che sulla fronte stessa non vi fu alcun notevole avvenimento. Questa affermazione, tendente probabilmente a svalutare presso gli Alleati l'impoTtanza della nostra controffensiva in cotso, parrebbe essere corroborata dal fatto che i nostri stessi bollettini di guerra, pur parlando di accaniti combattimenti, non segnalano sensibili risultati.
      « È pertanto necessario chiarire la portata della nostra odierna azione la quale, per il terreno in cui si svolge e per gli obiettivi a cui mira, differisce enormemente dalle operazioni in corso negli altri teatri di guerra europea, e però non può affatto paragonarsi ad esse.
      « La zona del Trentino, nella quale gli austriaci resistono con maggiore tenacia, è quella dei Sette Comuni, vasto altopiano sul quale, intorno ad una conca centrale — quella di Asiago-Gallio — si elevano groppe montuose con andamento generalmente meridiano, dai fianchi ripidi, rivestiti di fitti boschi d'alto fusto, rotti da numerosi burroni, generalmente privi di acqua nella stagione asciutta.
      « Nel complesso l'altopiano non si presta all'impiego di grandi masse, alle manovre, nè allo spiegamento di numerose e grorse artiglierie; è invece terreno più adatto alla guerriglia, all'azione di piccoli riparti, all'uso delle artiglierie leggere, all'insidia delie mitragliatrici. Avanzare in siffatte condizioni significa dover letteralmente spazzare il terreno da tutte le occupazioni nemiche che trovano ovunque forti appigli atti ad accanite difese, pur condotte con poche forze.
      « La difficoltà di orientarsi e l'asperità del terreno fa-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 19. "Strafe-expedition"
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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