Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      S TRA FE-EXPED1TIONcui il nostro pensiero è con esso. Senza dubbio è un e-sercito giovane, con le belle virtù ed anche coi difetti della giovinezza, ma invecchierà. 1 bei soldati italiani diventeranno anch'essi dei grognards e dei poilus. Essi hanno già arginato l'avanzata austriaca nella valle d'Adige ed in tutto il settore occidentale della Val Su-gana tengono fermo saldamente e contrattaccano con successo ».
      Reinach si mostrava persuaso che l'esercito austriaco avesse sprecato gran parte della sua energia per un risultato inferiore a quello atteso.
      « Il torrente — concludeva — finche si precipita dalla montagna sul suo letto pietroso è press'a poco irresistibile, ma il torrente più impetuoso, man mano che scende verso la pianura, diviene meno rapido, meno possente ».
      E voci non meno amiche ed augurali venivano pure dalla Svizzera francese.
      « La fronte del Trentino — scriveva il critico della Gazzetta di Losanna — ha pure essa il suo Mort-Hom-me e la sua Quota 304, al pari di Verdun. Non sono colline ma montagne aventi altezze da 1800 a 2000 metri e si chiamano Coni Zugna e Pasubio. Da 15 giorni le truppe austriache battono contro queste posizioni senza avanzare di un passo. I soldati assalitori, eccitati all'odio tanto dall'Arciduca che da tutti gli ufficiali, si sono slanciati con vera ferocia agli assalti, ma ogni volta furono respinti. Le perdite enormi che gli austriaci subirono ad ogni assalto non li fecero perdere di coraggio e sono costantemente ritornati alla carica, di fronte, ai fianchi, hanno tentato di prendere le posizioni, attaccandole da tutte le parti e nel medesimo tempo e con assalti isolati. Gli austriaci non sono riusciti ad ottenere che dei minimi successi contro Coni Zugna e Pasubio; ma come i tedeschi non hanno potuto strappare la Quota 304 e Mort-Homme, così queste due montagne arrestano la marcia in avanti degli austriaci, e come le due posizioni surriferite costituiscono dei baluardi alla difesa dii Verdun, così, fino a che esse saranno in possesso degli italiani, gli austriaci non potranno avanzare nella
      — Ili —


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 19. "Strafe-expedition"
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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