Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      STRA FE-EXPEDITIONstensione come il Monte Lemerle, costituivano la prova essersi trattato d'un primo obiettivo che il nemico contava di raggiungere rapidamente per procedere oltre.
      Evidentemente il comando nemico, visto che gli attacchi dal lato della valle dell'Astico, intesi a liberarsi la via dai nostri sbarramenti, urtavano contro una resistenza incrollabile, aveva voluto tentare di prendere la posizione a rovescio; ma la salda difesa delle nostre linee aveva completamente sventato il colpo.
      Comunque, gli austriaci non ristavano nei loro sforzi. Arrestati sull'Altipiano d'Asiago, si gettarono di nuovo col peso formidabile delle loro artiglierie, con l'ostinazione dei loro attacchi contro la barriera a nord-est e a oriente della conca di Schio. Le nostre truppe resistettero validamente all'azione estenuante del fuoco dell'artiglieria nemica e trovarono la forza di respingere gli attacchi delle fanterie.
      Tra Adige e Brenta veniva intanto evidentemente delineandosi, sia pure in un primo accenno, la nostra controffensiva. I bollettini ufficiali erano più riservati che mai; ma qualche cosa si leggeva tra le righe... Quello del 15 giugno diceva :
      « Tra Adige e Brenta, nella giornata di ieri, violenta azione delle opposte artiglierie ed attività di nostri nuclei in ricognizione; le nostre artiglierie dispersero colonne nemiche in marcia e bersagliarono efficacemente in più punti appostamenti di batterie avversarie.
      « Sulla fronte di Posina furono respinti due attacchi tentati dal nemico in direzione di Monte Giove e di Monte Brazome.
      « Nel settore di Monfalcone, ieri sera, dopo breve ma intensa ed efficace preparazione delle artiglierie, le valorose fanterie della brigata « Napoli » (75° e 76° reggimenti;, col concorso di reparti di cavalleria appiedati, irruppero di sorpresa nelle linee nemiche ad est di Monfalcone e a sud di Sant'Antonio, espugnandole completamente dopo accanita lotta.
      « Caddero nelle nostre mani 488 prigionieri, dei quali
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 19. "Strafe-expedition"
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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