Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAvanti è costretto ad allontanare quelli che lo premono sui fianchi. Per sua disgrazia non soltanto codesta operazione di allargamento laterale non gli riesce, ma egli trova una resistenza inattesa anche nel punto più avanzato, cioè sullo stesso Cengio, ove i nostri soldati sembrano accennare ad una controffensiva che, qualunque ne sia la portata, costituisce sempre un sintomo di grande vitalità e d'invincibile tenacia ».
      Infatti il bollettino del giorno successivo dava notizia di nuove vigorosissime resistenze nostre, che avevano inflitto sanguinosi scacchi al nemico. Ecco le notizie date da Cadorna :
      « Nella sera del 5, il nemico insistette in violenti attacchi, sostenuti da intenso fuoco delle artiglierie, contro le nostre posizioni dell'alta Vallarsa (Adige), di Monte Spin. in Valle Posina (Astico), e lungo il vallone di Campomulo, a nord-est di Asiago. Fu dovunque respinto con gravissime perdite. Sulle alture ad est di Campo-mulo i nostri contrattaccarono vigorosamente le fanterie nemiche, incalzandole alla baionetta fino in fondo al vallone.
      « Nella giornata di ieri lungo tutta la fronte fra l'Adige e il Brenta azioni prevalentemente delle artiglierie. Tentativi di attacchi nemici verso Coni Zugna, in Valle Adige, e contro le nostre posizioni a sud-est di Asiago, furono prontamente repressi dal nostro fuoco ».
      E il bollettino del giorno 8 accentuava ancora la stessa nota : assalti da noi respinti, perdite forti inflitte al nemico. Ecco il testo di quel comunicato :
      « Nella zona di Valle Adige, duelli delle artiglierie. Grossi calibri nemici bombardarono ieri le nostre posizioni a sud del Rio Gameras e sul Pasubio. Le nostre artiglierie dispersero nuclei dell'avversario a nord di Marco (Valle Lagarina) ed in Vallarsa ne bersagliarono efficacemente le batterie del Pozzacchio.
      « Lungo la fronte Posina-Astico, attività intermittente delle artiglierie.
      « Sull'altipiano dei Sette Comuni la battaglia infuria lungo tutta la fronte. La sera del 6, dopo intensa preparazione delle artiglierie, l'avversario reiterò gli attacchi
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 19. "Strafe-expedition"
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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