Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      S TRA FE-EXPEDITION
      (. Ieri, dopo intensa preparazione delle artiglierie, colonne nemiche avanzarono all'attacco di Coni Zugna. Bersagliate dai nostri tiri calmi e precisi, ripiegarono subito in disordine.
      « Lungo la fronte Posina-Astico, la notte sul 5, imperversando la bufera, l'avversario lanciò ancora ingenti masse di fanteria, sostenute da violento fuoco di batterie di ogni calibro, contro le nostre posizioni fra Monte Giove e Monte Brazome. Il rapido intervento delle nostre artiglierie ed il fermo contegno delle fanterie valsero a respingere completamente l'attacco con gravi perdite per gli assalitori.
      « Nella stessa notte un nostro felice contrattacco riuscì a guadagnare alquanto terreno sulle pendici occidentali del Monte Cengio.
      « Sull'altipiano di Asiago il nemico, durante la notte sul 5 e il mattino successivo, mantenne sotto violento fuoco di artiglieria e di mitragliatrici le nostre posizioni lungo la valle di Campomulo. Nel pomeriggio pronunciò contro di esse vivi insistenti attacchi che furono ogni volta vigorosamente respinti ».
      Un critico militare commentava : « Questo bollettino è decisamente migliore di tutti i precedenti. Senza voler cadere nell'errore d'eccessivo ottimismo, possiamo dichiararci soddisfatti e rassicurati dall'andamento che prende la nostra difensiva. La resistenza sulle ali resta perfetta, ed essa non può fare a meno d'influire sopra la situazione generale. Spingendosi avanti al centro, dove più facile era la penetrazione, il nemico è venuto formando entro la nostra frontiera un angolo acutissimo, che inutilmente ha tentato di far diventare ottuso premendo sui fianchi. Questa disposizione della linea nemica è sommamente pericolosa per esso; e il nostro avversario lo sa benissimo. Perciò ha ripreso con energia disperata la sua opera di percuotimento nella zona Adi-ge-Posina-Astico da una parte e nella zona Asiago-Gallio Valle Campomulo dall'altra. Esyo ha bisogno di dare un po' di respiro alle truppe impegnate nella zona centrale fino al Cengio e cerca di allargare i gomiti, come uno che si trova serrato tra la folla e per andare a-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 19. "Strafe-expedition"
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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