Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAsi addentra nella zona alpina : cuneo che pur distava di soli 23 chilometri dalla linea principale nemica segnata dai forti austriaci di Dosso, del Sommo Alto e di Cherle.
      « Giova ripetere che la eroica nostra resistenza ci è costata perdite sulle cuali non sarebbe possibile, finche duri accanita la lotta, fornire dati neanche approssimativi senza incorrere in grossolani dannosissimi errori.
      « Di ciò si avvale il nemico per annunciare cifre fantastiche di prigionieri e di cannoni, con l'evidente scopo di esaltare le proprie popolazioni e di impressionare i neutri. Noi preferiamo nel momento dell'azione non contare le perdite, ma ogni energia fisica, morale e intellettuale rivolgere allo scopo supremo ed unico : la vittoria sul nemico ».
      Il bollettino del 3 giugno dichiarava :
      « Nella giornata di ieri l'incessante azione offensiva del nemico nel Trentino fu dalle nostre truppe nettamente arrestata lungo tutta la fronte di attacco.
      « In Valle Lagarina, duello delle artiglierie : quelle avversarie bersagliarono le posizioni da Coni Zugna al Pasubio; le nostre ribatterono e dispersero fanterie nemiche sulla Zugna Torta.
      « Lungo la linea del torrente Posina, intenso bombardamento da entrambe le parti, indi le fanterie nemiche pronunciarono violenti attacchi, in direzione del colle di Posina, fra Monte Spin e Monte Cogolo, contro la Sella fra Monte Giove e Monte Brazome, sulla fronte Seghe-Schiri; furono dappertutto respinte dopo aver sopportato gravissime perdite.
      « Sull'altipiano di Asiago la brigata granatieri di Sardegna mantiene strenuamente il possesso del pianoro di Monte Cengio contro insistenti attacchi dell'avversario. A nord-est del Cengio la posizione di Belmonte, più volte presa e perduta, fu ieri con brillante attacco definitivamente riconquistata. Nel tratto di fronte lungo la Valle Campo Mulo continuò la nostra pressione contro le linee nemiche. In Valle Sugana situazione immutata ».
      La notizia data da questo bollettino nelle sue prime
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 19. "Strafe-expedition"
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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