Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (76/162)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAdelle artiglierie nemiche, le nostre truppe ripiegarono leggermente sulle pendici meridionali del monte.
      « Sull'altipiano di Asiago i nostri sgombrarono Punta Corbin, ma contennero efficacemente la pressione nemica lungo la rimanente fronte ».
      L'ala sinistra reggeva magnificamente. Al centro si era dovuto cedere terreno di fronte all'enorme sforzo delle artiglierie avversarie; e il nemico, di conseguenza, era progredito verso Arsiero.
      L'abbandono di Punta Corbin, dov'era stato costruito un forte a difesa della confluenza delia Val d'Assa con la Val d'Astico, era inevitabile, doveva essere atteso dopo la presa di Monte Cimone sull'Altipiano di Tonezza e l'aggiramento e il passaggio della linea della Val d'Assa da parte degli austriaci. Ormai il Corbin, che con tanto valore e tanta efficacia aveva tuonato e fulminato contro i forti di Luserna e del Belvedere, era soverchiato.
      Un comunicato della Stefani commentava la situazione in questi termini :
      « Il nostro bollettino di guerra del giorno 30 annuncia che la situazione militare è generalmente immutata lungo tutta la fronte, salvo combattimenti frazionari svoltisi sulle nostre posizioni a sud del torrente Posina che possono far credere ad una imminente ripresa offensiva da parte del nemico nel settore Posina-Alto Astico.
      « In complesso dunque, fatta eccezione per la zona di Valle Lagarina, dove l'avversario non ha quasi dato tregua ai suoi attacchi premendogli ad ogni costo di impadronirsi delle due importanti direttrici di Valle A-dige (rotabile e ferrovia) e di Piano delle Fugazze, lungo la rimanente fronte sino al Brenta l'attività del nemico è stata in questi ultimi giorni relativamente scarsa.
      « Sarebbe però errore credere che ciò indichi un arresto delle operazioni e, come si accenna anche in parte della stampa estera, che il nemico non abbia inteso e non intenda proseguire l'offensiva in corso sulla fronte del Trentino. Innanzi vi sono tutte le difficoltà del trasporto delle grosse artiglierie in una zona montuosa intricata e boschiva come quella del Posina-Alto Asti-
      —r 76 —


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 19. "Strafe-expedition"
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

Pagina (76/162)






Asiago Punta Corbin Arsiero Punta Corbin Val Assa Val Astico Monte Cimone Altipiano Tonezza Val Assa Corbin Luserna Belvedere Stefani Posina Posina-Alto Astico Valle Lagarina Valle A-dige Piano Fugazze Brenta Trentino Posina-Alto Asti- Alto Astico