Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAvengono risospinti a ritentare sempre, e truppe fresche colmano i vuoti dei giorni innanzi, di un'ora innanzi : e i nuovi assalti sono mossi passando sulle file dei cadaveri dei primi caduti. Ma il nemico ritorna, ostinatamente. E le artiglierie austriache continuano nel loro fuoco vertiginoso.
      « Nei primi due giorni, sul solo spiazzo del caposaldo di v Costa Violina lungo lo sperone della Zugna verso Rovereto, gli austriaci hanno lanciato trentamila proiet-tili.
      « La resistenza delle truppe della 37.a è stata paziente, testarda, magnifica fino dal primo momento.
      (( Il piccolo presidio di Castel Dante resistette per tutto un giorno. Sedici ore di bombardamento senza tregua rullarono sul piccolo baluardo che si eleva come una terrazza sopra il panorama di Rovereto bianca distesa fra i monti e l'Adige.
      « Sedici ore d'inferno : e il piccolo gruppo di difensori non si muove dalle trincee sconvolte. Conosce il valore del suo posto d'avanguardia : sa che il suo compito è di ritardare, di ostacolare il primo sbalzo degli assalitori, perchè i fratelli più indietro possano saldamente prepararsi alla difesa. Sa che non potrà resistere sempre, che la sua resistenza dovrà pur cessare : o perchè il piccolo presidio non avrà più uomini, o perchè gli austriaci in uno degli innumerevoli assalti finiranno col passare.
      « Ma tiene testa valorosamente : e i reticolati intorno al baluardo di Castel Dante si aggrovigliano di morti. Battuto dal fuoco che si incrocia terribile da tutte le parti sul breve spiazzo — dinanzi infuriano i cannoni austriaci del Ghello, dell'Asinara, di Foianica, di Zuek : di fianco arrivano d'infilata i proiettili del Biaena — la eroica compagnia del 207.o di Fanteria, Brigata Taro, che difende Castel Dante, resiste fino all'ultimo... ».
      E a proposito dell'elogio magnifico fatto da Cadorna ai calabresi del 141°, scriveva Videa Nazionale :
      « Chi aveva mai parlato dell'Austria ai calabresi? Eppure il calabrese odia l'austriaco con la tenacia e la su-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 19. "Strafe-expedition"
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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