Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      S TRA FE-EXPEDITIONi
      « Nella zona di Asiago continuò ieri forte pressione nemica ad oriente della Valle di Assa e di Valle Gai-mar ara.
      « in Valle Sugana fu respinto un piccolo attacco nemico nella Conca di Strigno. Il numero dei prigionieri presi al nemico dagli alpini nel combattimento del 26 da est del Torrente Maso, sale a 157. I battaglioni dell'ottavo ungherese e del 101 ungherese che condussero l'attacco furono completamente rotti ed abbandonarono sul terreno dell'azione più di 300 fucili ed una sezione completa di mitragliatrici tosto rivolta contro il nemico ».
      E un comunicato ufficiale del Governo recava le seguenti considerazioni :
      « All'ala sinistra della fronte di battaglia, in Valle La-garina, l'avversario, che a prezzo di sanguinosi combattimenti era riuscito a impadronirsi delle nostre linee a-vanzate sino a Zugna Torta e Col Santo, dal giorno 18 ha urtato invano contro la barriera di Coni Zugna e Pa-subio. In questi asprissimi combattimenti, nei quali più volte le colonne nemiche furono condotte allo sterminio, le nostre truppe subirono invece perdite lievissime per l'abile sfruttamento del terreno e per il fuoco calmo e preciso di artiglieria, mitragliatrici e fucileria, che falciarono ogni volta le truppe assalitrici, prima che esse potessero avvicinarsi alle nostre posizioni.
      « All'ala destra in Val Sugana, non si sono svolti sinora attacchi in grande stile. Le nostre truppe hanno gradatamente abbandonato le posizioni avanzate, che erano a immediata portata delle batterie nemiche. Dal Panarotta al Monte Cola, ordinatamente, hanno ripiegato sulle posizioni principali a est del torrente Maso. Il ripiegamento, cominciato il giorno 20, cioè cinqxie giorni dopo l'inizio dell'offensiva nemica, era compiuto la sera del 25 corrente con lo sgombero di Monte Civa-ron. La nostra valida resistenza sulle linee avanzate durò qui dunque ben dieci giorni e l'avversario, pur non avendo svolti attacchi in grande stile, vi subì numerose perdite, tra le quali più di 400 prigionieri. Così contro le posizioni dì Val Lagarina, a sud-ovest di Val Sugana.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 19. "Strafe-expedition"
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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