Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAun biglietto nervosamente scritto : sentiva intorno a se abbastanza energie per resistere, per proteggere il ripiegamento delle fanterie impegnate dal Cengio al Busibol-lo, dallo Zebio al Colombara.
      Riceveva le munizioni richieste; fra molti stenti riusciva a distribuirle ai pezzi; ma alle tre pomeridiane erano esaurite; i battaglioni nemici si rinnovavano, si riempivano nei vuoti, s'ispessivano, non badavano a perdite, volevano passare ad ogni costo : dall'osservatorio partiva il secondo ordine della ritirata, redatto in termini quasi perentori. La lotta poteva diventare inutile.
      Il maggiore non si piegava, discuteva con la tranquillità dello stoico : « Abbiamo giurato di resistere fino all'ultimo uomo, e resisteremo; mi rimane qualche granata; mandatemi degli shrapnels, mi servono meglio. Le fanterie alla nostra sinistra sono impegnate in combattimenti violenti; non possiamo abbandonarle. Prego di non ordinarmi più la ritirata. So1© munizioni aspetto ».
      Alle sei il gruppo non aveva che un solo sentiero libero alle spalle : i fili telefonici spezzati si aggrovigliavano in bizzarri nodi con gli abbattuti rami degli alberi, ai quali erano stati appesi volubilmente. I serventi di qualche pezzo avevano dovuto attaccare alla baionetta, uscire dalle ridotte sconvolte, buttarsi sui più audaci nuclei, con improvvise scariche di fucileria. Il cerchio si allentava, ma non si rompeva. La resistenza diventava un'agonia di eroi. Gli ufficiali erano quasi tutti caduti; gli osservatori, individuate le nostre batterie con matematica esattezza, facevano rovesciare su di esse la valanga infernale dei grossi calibri; il terreno sussultava, i ricoveri improvvisati si scoperchiavano, frantumi di carri, brandelli di povera carne tormentata, venivano scagliati a centinaia di metri, sbattuti con !e schegge dei proiettili contro le piante dilacerate.
      Imbruniva : tutta la furia avversaria si addensava ormai- solo contro il gruppo da campagna miracolosamente superstite tra le volute del vasto incendio : l'ordine, questa volta, giungeva ineccepibile al maggiore; quasi conteneva una minaccia. Due plotoni di fantaccini sali-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 19. "Strafe-expedition"
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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Cengio Busibol-lo Zebio Colombara