Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      STRA FE-EXPEDITIONri settori, e noi ne disponiamo di tante da superare più del doppio le truppe austriache ammassate per questa offensiva.
      « La strapotenza dei cannoni che diconsi ammassati dagli austriaci contro di noi, è in ragione geometrica inversa della distanza dalle nostre linee a quelle nemiche. Distrutto tutto col fuoco di artiglieria, occorre che le fanterie decidano l'azione. È una cosa ormai vecchia e ripetuta, ma che troppo spesso si dimentica dagli i-gnari, che il rombo del cannone, anche molto, molto lontano, rende pavidi e incerti.
      « Ora, nei combattimenti di fanteria le nostre truppe, come appare dal comunicato, hanno saputo tenacemente difendersi ».
      « Le truppe — narrava F. V. Ratti — che da Zugna Torta han ripassato sulle posizioni già preventivamente preparate, hanno camminato cantando l'inno di Mameli, quelle che si sono ritirate da Monte Maggio, sono entrate nelle nuove trincee con un solo urlo : Venite, o-•ra! Venite!
      « In alcune posizioni, dove la roccia sotto il fuoco dei 380 austriaci si sgretolava, i nostri soldati non volevano obbedire al comando di ripiegare, e lo hanno fatto soltanto quando hanno compreso che, rimanendo ove erano, non il nostro, ma facevano il vantaggio del nemico.
      « Parziali ripiegamenti, del resto — osservava il Ratti — rettificazione di linee, riassorbimento di nuclei spinti innanzi con scopi di osservazione. Anche se tra le località abbandonate vi sono nomi noti e gloriosi come quelli di Zugna Torta, niente che ci abbia indebolito, e sopratutto niente d'imprevisto. L'imprevisto è stato tutto per il nemico, il quale aveva creduto che, ripiegate le nostre prime linee, il cammino fosse libero e vi si è slanciato con foga tremenda. E si è rotto contro le seconde, contro le vere nostre linee di resistenza. Interi reggimenti austriaci dei più freschi e dei più forti sono stati falciati dal nostro fuoco e rovesciati nel fondo della Val Lagarina; la divisione che ha tentato l'assalto alle


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 19. "Strafe-expedition"
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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