Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAre la sua fronte di sbocco : infatti il comunicato insiste, come insiste l'azione nemica, a segnalare grave pressione degli austriaci alle ali.
      « Le linee d'invasione, che sembra aver scelto il nemico di preferenza, sono la Valle Posina, Astico, Altissimo, i Sette Comuni e Vallarsa.
      « È stato detto come appunto questo tratto del fronte fosse per noi il più delicato in caso di una forte avanzata nemica.
      « Però le nostre linee avanzate hanno, a quanto si può arguire dai vantaggi ottenuti dal nemico geograficamente fissati sul terreno, assolto al loro mandato.
      « Ben differente è un fronte offensivo da uno difensivo, e la crisi del passaggio dall'uno all'altro è sempre difficile : ma nel caso presente, a seconda dei comunicati e delle prime corrispondenze pervenute, appare che tale crisi sta svolgendosi normalmente per noi, e con accanita resistenza logorante contro il nemico.
      « Il ripiegamento che un comunicato segnala avvenuto in Val Sugana, non ci sorprende. La nostra linea, dal Carbonaie a Monte Collo, non aveva i suoi fianchi saldamente appoggiati in caso di una grande offensiva austriaca.
      « Il nostro fianco destro era insidiato dalle minacce che partivano dal piano del Lavarone, e il sinistro si prestava ad essere minacciato di fianco ed aggirato. Pure noi vi abbiamo combattuto per vari giorni, respingendo e logorando ingenti masse nemiche, e abbiamo rettificato il fronte fuori dalla pressione del nemico.
      « In complesso l'ottavo giorno è trascorso normalmente, seguendo una forte resistenza per parte nostra. Otto giorni sono ben lunghi e logoranti per truppe che attaccano, e sono benefico tempo per la difesa che, come 'a nostra, dispone di abbondanti riserve.
      « Il nemico, in grazia della linea della Val d'Adige, potrà manovrare per linee interne, portando e facendo mosse ora qua e ora là, sui tratti vari del fronte coperto dalle sue formidabili artiglierie; ma le truppe dell'attacco nel movimento di spola si affaticano e si logorano. Le riserve abbondanti della difesa giungono fresche sui va-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 19. "Strafe-expedition"
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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