Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAsario con crudelissime perdite; a mano a mano però, per sottrarsi agli effetti del violento bombardamento nemico, ripiegavano sulle linee arretrate di difesa. Ostinarsi, in quelle condizioni di combattimento, a mantenere il possesso delle linee più avanzate, che per saldezza e per ubicazione sono le meno importanti, sarebbe stato un atto di valore che avrebbe costato gravissime quanto i-nutili perdite. Perciò i comandanti dei singoli settori ripiegarono a mano a mano la fronte, sino a raggiungere ovunque le linee principali di resistenza.
      « L'accanimento della resistenza per parte delle nostre truppe è dimostrato dal fatto che, nonostante il concentramento del fuoco dell'artiglieria nemica, solo il giorno 22 le ultime linee avanzate furono sgombrate in Val d'Assa e in Valle Sugana; così la conquista di tali linee, da noi deliberatamente sgombrate, costò all'avversario sette giorni di sanguinosissimi assalti.
      « Nel tratto di fronte ove 1 avversario compì lo sforzo principale e cioè sull'altipiano di Tonezza, tra Valle Terragnolo ed Alto Astico, ragioni di terreno che in montagna hanno il sopravvento su qualsiasi altra considerazione militare, avevano imposto di stabilire la nostra linea di difesa principale sulle alture di Monte Maggio, Monte Toraro, Monte Campomolon, Spitz Tonezza, poiché a tergo di tali alture il terreno precipita negli avvallamenti che formano la testata del Posina. Ora, detta linea distava soltanto da 4 a 7 chilometri dalle artiglierie nemiche.
      « Tale stretta vicinanza, che era inevitabile, rese consigliabile in questo tratto di fronte, ed in esso soltanto, di rinunziare al possesso anche della linea di difesa principale. La resistenza fu portata su retrostanti alture, che dominano la conca di Posina e la strada di Valle Astico. Naturalmente il successivo ripiegare delle nostre truppe, pure essendo compiuto con ordine e calma, ci costò perdite di uomini e cannoni. Il nostro ripiegamento, che fu breve, dovette però compiersi in terreni di montagna aspri ed impervi.
      « In conclusione, di fronte alla violenta, ma non travolgente offensiva austriaca, le nostre truppe hanno fatto
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 19. "Strafe-expedition"
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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Val Assa Valle Sugana Tonezza Valle Terragnolo Alto Astico Monte Maggio Monte Toraro Monte Campomolon Spitz Tonezza Posina Posina Valle Astico