Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAche costituivano non soltanto efficacissimi punti di sbarramento delle linee stesse, ma anche sopra tutto un'ottima base di appoggio e di partenza per un'eventuale offensiva. Tali erano, per ricordarne i principali, i gruppi di Gomagoi, nella zona dello Stelvio; quello di Sac-carana del Tonale; di Lardaro, nelle Giudicarie; di Riva, in Valle Sarca; di Folgaria e di Lavarone sugli altipiani tra Valle Terragnolo e il Brenta; di Caldonazzo alla testa di Valle Sugana; di Corte nell'Alto Cordevole; di Schluderbach alla testata della Rienz; di Sexten, nella valle omonima; infine il campo trincerato di Trento in posizione arretrata e centrale rispetto ai precedenti.
      « Scoppiato l'odierno conflitto europeo, nel lungo periodo della nostra neutralità, l'Austria attese con attività febbrile a completare quelle difese permanenti mediante la costruzione di robuste opere campali, sopra tutto batterie di grande potenza, protette da fili ed estesi reticolati, riuscendo a creare una barriera quasi con tinua dalle Giudicarie alla Valle Sugana. Così con la linea fortificata del Cadria, di Monte Pari e di Monte Sperone si congiunsero i gruppi di Lardaro e di Riva, a nord della Valle di Ledro, con quella segnata dai monti di Biaena, Ghello e Finonchio, si allacciò la difesa di Riva agli altipiani, con la barriera del Panarotta, Fra-vort, Monte Cola, e si completò lo sbarramento di Caldonazzo in Valle Sugana.
      « All'inizio della nostra guerra con l'Austria, il Comando Supremo italiano, tenuto conto degli obiettivi militari che noi ci proponevamo e sopra tutto della necessità che si imponeva di cooperare nel modo più efficace possibile alle operazioni degli Alleati, in un momento in cui le sorti della guerra in Russia volgevano favorevoli agli Imperi centrali, decise di agire offensivamente lungo la frontiera dell'Isonzo, limitando le operazioni nel Trentino all'obbiettivo di rettificare nel modo migliore possibile quella minacciosa frontiera. Vennero così conquistati : la riva destra di Valle Daone, la Valle Giudicarla sino a Monte Melino, la valle di Ledro con parte delle alture che ne formano il versante settentrionale, il saliente di Valle Lagarina sino alla linea Loppio-Rove-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 19. "Strafe-expedition"
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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