Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (32/162)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAforze in una direzione, attrarvi l'attenzione del nemico per portare poi i colpi altrove, in direzione affatto diversa.
      « Ciò fa intendere quanta vigilanza, quanta calma e quanta fermezza per non lasciarsi attrarre anzitempo in certe determinate direzioni, e quanta cura minuziosa di preparazione e quale delicato gioco di potenti riserve opportunamente collocate siàno necessari in una situazione simile : tutte cose, ripeto, sulle quali la perizia del nostro Comando Supremo e il valore delle nostre truppe, rotte alla guerra di montagna, ci affidano del tutto. Ma fa intendere anche un'altra cosa e cioè che in una situazione simile può essere necessario, per meglio assicurare il successo finale del rintuzzare l'offesa nemica, di restringere alquanto la nostra fronte in qualche altro prnto, di abbandonare anche altrove qualche posizione avanzata. Se questo potrà accadere, è bene si sappia fin d'ora che ciò sarà dovuto a meditata volontà e non a successi di cui il nemico possa menar vanto ».
      Intanto i segni della nostra fiera resistenza continuavano a manifestarsi. Nel bollettino del 20 maggio era detto :
      « Fra Adige e Valle Terragnolo furono respinti attacchi in direzione di Marco e lungo la linea ferreviaria. Indi l'avversario riprese il violento bombardamento delle nostre posizioni sul versante settentrionale del Pasubio. Fu anche qui constatato l'uso da parte del nemico ili proiettili a pallottola esplodente e di granate producenti gas lacrimogeni.
      « Nella zona tra Valle Terragnolo e Alto Astico l'offensiva nemica è validamente contenuta dalle nostre truppe. Fu respinto un attacco contro Coston dei Laehi.
      « Sull'altopiano di Asiago attacchi provenienti da Mi-legrobe e dalla fronte Basson-Busa Verle, benché preparati e sostenuti da fuoco violentissimo delle artiglierie, si infransero contro la salda resistenza delle nostre truppe ».
      « In Valle Sugana situazione invariata ».
      E all'indomani il generale Cadorna annunziava :
      — 32 —


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 19. "Strafe-expedition"
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

Pagina (32/162)






Comando Supremo Adige Valle Terragnolo Marco Pasubio Valle Terragnolo Alto Astico Coston Laehi Asiago Mi-legrobe Basson-Busa Verle Valle Sugana Cadorna Busa Verle