Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAE continuava dando particolari delle varie azioni diversive iniziate dal nemico. Ma il grande fatto capitale era questo : l'offensiva austriaca nel Trentino era incominciata, offensiva in grande stile, condotta con forze imponenti.
      L'offensiva s'era manifestata tra la Val d'Adige e l'Alto Astico, dalla regione di Rovereto, dunque al margine occidentale dell'altipiano di Folgaria, su un tratto relativamente breve della supposta fronte d'attacco. L'ala sinistra delle nostre posizioni dovette subire l'urto violento del nemico; l'ala destra in Valsugana fu impegnata in azioni dimostrative; il centro, sugli altipiani di Folgaria e di Lavarone, non ebbe a combattere. Ma lo sforzo principale del nemico doveva evidentemente esercitarsi colà nella fase successiva dell'azione, perchè gli austriaci miravano a riprendere il loro antico piano, quello di aprirsi uno sbocco verso la pianura vicentina dal saliente che l'altopiano dei Sette Comuni forma tra l'A-stico e il Brenta. A questo si erano preparati negli anni della pace e dell'alleanza, creando il formidabile sistema dei forti di Folgaria e di Lavarone.
      Nel comunicato ufficiale del 17 era detto :
      « In Valle Lagarina, dopo intenso fuoco di artiglieria, l'avversario lancị ieri cinque violenti attacchi contro le nostre posizioni sulle pendici settentrionali di Zugna Torta. Fu ributtato con enormi perdite inflittegli dal fuoco .sterminatore di artiglieria e di fucileria. Numerosi cadaveri nemici sono trasportati dalla corrente dell'Adige
      « Nella zona tra Valle Terragnolo e l'Alto Astico violenta concentrazione di fuoco di artiglierie di ogni calibro ci indusse ieri a rettificare ancora la nostra fronte abbandonando qualche posizione avanzata.
      « Nel settore di Asiago la notte sul 16 l'avversario tenṭ insistenti attacchi. Respinto con gravissime perdite, per tutto il giorno resṭ inattivo.
      « In Valle Sugana la notte sul 16 e il mattino successivo l'avversario assaĺ con grande vigore il tratto di fronte tra la testata di Val Maggio e Monte Collo.
      « Fu respinto e contrattaccato. Lascị nelle nostre mani circa trecento prigionieri, dei quali alcuni ufficiali.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 19. "Strafe-expedition"
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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