Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAvinare l'intero piano austriaco appena si convinca che parecchie divisioni austriache sono state ritirate dalla fronte russa per usarle contro la fronte italiana.
      « Non sappiamo quali siano oggi esattamente le relazioni fra gli Stati maggiori tedesco e austriaco, se siano così intime e cordiali come si pretende. L'Austria finora è stata tenuta rispettosamente sull'attenti e obbligata ad accettare ì comandi tedeschi. Però lo scacco tedesco a Verdun e la conseguente perdita di prestigio del grande Stato maggiore tedesco potrebbero aver restituito al Comando austriaco un poco della perduta indipendenza di cui si sarebbe servito per ottenere un forzato consenso per il colpo che Conrad von Hòtzendorf da tanti anni sogna.
      « Non è certo nell'interesse dei tedeschi che gli austriaci debbano emergere dalle loro montagne obbligando la nostra alleata a porre in azione le sue grandi riserve di uomini attirando gradualmente le truppe austriache dalla fronte russa; però è chiaro che qualcuno deve pagare la delusione dì Verdun, e poiché gli imperatori e i principi ereditari non possono sbagliare, è probabile che Falkenhayn sia il capro espiatorio. Certo qualcosa è successo per permettere al levriere austriaco di sciogliersi dal guinzaglio e andarsene da solo ».
      Qui il colonnello Repington dava prova notevole di antiveggenza. E continuava così :
      « È inutile passare in rivista tutte le altre ipotesi che si offrono, poiché sono essenzialmente congetture, ma certo a favore dell'offensiva nel Trentino sta questa considerazione, che uno almeno dei suoi scopi è la riconquista del territorio austriaco, ciò che porrebbe l'Austria nella posizione migliore per i negoziati di pace.
      « Cadorna, che ha guidato così bene gli eserciti italiani dal principio della guerra, ha strenuamente resistito a ogni tentativo di disperdere le sue armate in lontane imprese e ne è oggi compensato dall'aver sottomano tutte le sue risorse. È sicuro di contrattaccare e di farlo vigorosamente. Perciò siamo sicuri che i nostri Alleati italiani si conserveranno calmi e serberanno completa fede nel comandante che li ha guidati tanto bene
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 19. "Strafe-expedition"
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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