Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      offensiva a fondo : ma compia ogni sforzo così sull'Isonzo come nel Trentino — e magari altrove — sperando che nel complesso dell'azione qualche parziale fortuna, magari qualche locale episodio, possa prestarsi ad essere ingrandito in modo da dare alla facile credulità dei popoli dell'Impero un momentaneo sollievo, e la spe-lanza che sia per esso abbreviata la strada alla pace »>.
      Secondo il Messaggero, l'offensiva austriaca doveva essere considerata in rapporto agli interessi di guerra degli imperi centrali, verso parecchi fronti della Quadruplice.
      Nel caso speciale, secondo il giornale romano, conveniva ai tedeschi assicurarsi che l'Italia non inviasse suoi corpi d'armata in Francia; ed agli austriaci che non si intensificasse eventualmente un coordinamento delle truppe di Valona con quelle di Salonicco. Quindi, assalto in forze al gruppo di posizioni italiane che per l'ubicazione naturale tra fiumi, monti e valli sembravano agli assalitori luoghi di minore resistenza, assalto che avrebbe reso possibile un qualche successo immediato e impressionante, così da distogliere il Comando italiano definitivamente da un temuto invio dei propri contingenti in altri settori di guerra.
      « Di più — continuava il Messaggero — per giudicare delle complesse ragioni dell'offensiva austriaca, non bisogna dimenticare che Germania ed Austria aspirano alla pace sollecita, salvo a riprendere la partita dopo di avere restaurate per alcuni anni le forze. E i due imperi sanno che l'Italia, non solo per giusta valutazione dei danni che le produrrebbe una pace di transazione, ma anche per avere risentito meno di altri belligeranti nella propria vita nazionale gli effetti della guerra, e per avere combattuto avanzando in territorio nemico, non è affatto disposta ad una pace sollecita ma equivoca.
      « Gli imperi hanno dunque creduto necessario tentare il grande sforzo contro il fronte italiano, non tanto per ottenere un risultato strategico o tattico, ma piuttosto politico, preoccupandosi — come dicevamo — di eventuali disegni di spedizioni dei nostri armati, ed altresì sfor-


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 19. "Strafe-expedition"
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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