Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIABertacchi al teatro Dal Verme, davanti ad un pubblico imponente.
      « Una data solenne — disse il poeta — ci ha oggi qui radunati : ma essa non è la data di un fatto che si sia, nel tempo, già pienamente compiuto : essa è il principio di un evento che ancora si viene svolgendo : è ricca già di memorie e insieme di presagi aspettanti; commemora un proprio passato e insieme riferve di futuro. Se-nonchè quel futuro è così certo nel cuore di ciascuno di noi che è facile all'agile fede sentirlo come già superato, quasi un retaggio aggiunto alle nostre interiori ricchezze, sebbene non ancor precisato nel modo de' suoi compimenti. Chi va verso un luogo non mai visto, ignora in quali singole scene di terre, di acque, di cieli, vedrà quivi rifrangersi la bella luce del sole : ma di una cosa egli è certo, che il sole non mancherà. Così tutti noi, movendo verso i giorni ancora non nati, non sappiamo in che paesaggi di gloria sarà per comporsi l'impresa affidata ai soldati d'Italia, ma in cuore rechiamo una superba certezza gridataci dai profondi del sangue, gridataci dalle riprove delle già superate fortune : il valore dei soldati d'Italia, immancabile sole, è già là...
      « Oggi le fedi d'Italia si sono anche una volta ritrovate, come sempre ad ogni ripresa del nostro faticoso divenire. Tanto più sacro ci torna quanto più contrastato negli anni, quell'originario Piemonte che si dilata in Italia, che vedeva lontano ad ogni alba le Rezie e le Giulie in attesa, che mandava ad oriente.il suo Po, per meglio congiungersi al mare. Son fuori tutte le fedi, concordi come altre volte, rifuse da quel divino processo che unifica in un'iride sola la fiamma, la flora, la neve, a darci il vessillo fraterno. È questa un'ora culminante, da cui, nel seno della Patria, si irradiano, come sentieri da un vertice, tutti gli indirizzi della vita. Bisogna passare per di qui, bere a questa acqua di fonte, per ritrovare la certezza di ogni nostro futuro.
      « Perciò la milizia d'Italia si è moltiplicata di forze e di volontariati generosi : una grande unità spirituale si effuse su tutti quanti gli ordini : l'idioma dei singoli giorni, e dei minuti interessi e degli angusti conflitti, tut-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 18. Il popolo guerriero
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 156

   

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