Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIA
      « Ed ecco che noi sentiamo come, dalla giornata di Legnano alla giornata di Gorizia, al combattimento recente, alla riconquista di ieri, una sola sia per gli Italiani la parola vivente; e quale sia tutti qui sanno i cuori fe-deli.
      « Or è due giorni, essendo disceso per le vie dell'aria in Grado nostra, nella respirante Grado d'Italia, -mi avvenne di leggere nel pergamo della veneranda Basilica dei Patriarchi questo comandamento : « Siate facitori della Parola ».
      « L'obice, il mortaio, la bomba a mano, la mitragliatrice, il lucile, la baionetta, tutti gli arnesi e gli strumenti di guerra sono oggi i facitori della Parola, ma sopra tutto i combattenti, che voi sapete eguali sempre nell'impeto e nella fermezza, nella passione e nell'abnegazione, tenaci e audaci, resistenti e ardenti, ma sopra tutto i cittadini, i buoni, gli ottimi, quelli che fanno e danno, confortano l'azione, alimentano la fede, secondano la vittoria. Anzi io dico che da oggi le sorti della guerra non tanto dipendono dalla prodezza dei soldati, indubitabile, quanto dalla pertinacia dei cittadini. Per l una e per l'altra noi vogliamo pregare, affinchè dall'una e dall'altra si compia la Parola vivente, l'unica, u-mana e divina : « Sia fatta la più grande Italia ».
      (( Affinchè si compia, ogni volontà sia tesa, ogni colpo vada al segno, ogni cittadino sia un combattente, ogni combattente un eroe.
      « Non torneremo indietro, se dalla chiusa di Verona l'Adige non si rivolga al monte. Non torneremo indietro, se l'Isonzo non si rivolga a ritroso, se il selvaggio fiume, che già trascinò tanti cadaveri, dalla Sdobba non rifluisca alla sorgente.
      « Questa è la legge marziale che i cittadini statuiscono nella città. La Parola è indistruttibile, inviolabile.
      « Ecco un esempio, ecct> un'imagine, un simbolo.
      « Nelle giornate sanguigne di ottobre ero in quella mite Isola Morosina, tutta dorata e tremula di pioppi, divenuta un inferno di fragore, divenuta la più grande e potente nave d'Italia, munita di cannoni navali serviti da nostri marinai che compiono ogni giorno gesta sublimi,
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 18. Il popolo guerriero
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 156

   

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