Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL POPOI O GUERRIEROsuccesso, la Germania, e poi la Francia e l'Inghilterra? Essi, scelti nelle più opportune discipline, potranno con profonda competenza studiare ogni lato dei progetti più buoni, potranno estrarne opportunamente la parte utilizzabile, oppure suggerire le modificazioni ed i perfezionamenti; ed essendo molti di essi già direttori di laboratori sperimentali, potranno non di rado provare, il che è importantissimo, i risultati delle innovazioni proposte.
      « Io ho viva speranza che il Governo, il quale con così intelligente attività ha preparato la Nazione a questo grande cimento, vorrà utilizzare anche l'opera degli uomini più illustri per il trionfo d'Italia. »
      A sua volta il prof. Giordano, insegnante di costruzione delle macchine al Politecnico di Milano, pubblicò uno scritto in cui diceva :
      « È stata resa pubblica la proposta, nobilmente formulata dall'on. Angelo Battelli, di una « Sezione degli scienziati per i bisogni della guerra ». Ho letto la proposta con vivo piacere, perchè la parola dell'illustre professore conforta nel modo più autorevole l'opera di un gruppo di tecnici della città nostra, che ha gettato le basi di un « Comitato nazionale di esame delle invenzioni attinenti al materiale da guerra ».
      « Il prof. Battelli non concreta in un programma definito la sua proposta, ma si augura che il Governo vorrà utilizzare l'opera di tecnici e di studiosi, molti dei quali, oltre a cognizioni preziose, dispongono di ben dotati laboratori sperimentali e sono in grado di consigliare e di aiutare efficacemente gli inventori geniali. In Inghilterra, come è noto, si è istituito senz'altro un Ufficio delle invenzioni di guerra, annesso al Ministero della Marina, e presieduto da un inventore di merito indiscusso, lord Fisher; in Francia ed altrove pare che siasi lanciato, e non invano, un semplice appello agli scienziati. Da noi, considerato l'intensissimo e delicato lavoro che ferve ai Ministeri, non si crede che agevolmente possa aggregarsi a questi un nuovo organismo; e d'altra parte, nel campo bizzarro e multiforme delle inven-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 18. Il popolo guerriero
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 156

   

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