Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (111/179)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      IL POPOLO GUERRIEROil suo sguardo fiero e severo; ma aveva dei lampi di bontà. Era come lo sguardo di un padre che fissa orgoglioso e sicuro i suoi figli. Quando lo Stato Maggiore si mosse per attraversare la chiesa, l'organo attaccò con tempo largo e solenne l'inno di Mameli, e tutti i soldati lo seguirono in coro. Anch'io lo cantavo, ed in quel momento Cadorna passando mi guardò negli occhi. Vi garantisco che provai i più bei momenti della mia giovane esistenza : non so esattamente quali sentimenti agitassero l'animo mio, o, meglio, non li so descrivere. Era commozione, era gioia, era orgoglio di sapermi in quell'istante soldato d'Italia? Era una ondata di sentimenti che mi fecero salire le lacrime agli occhi. Del resto, non soltanto io avevo le lacrime. Vidi molti ufficiali, gravi, imponenti, che stentavano a trattenere il pianto, e molti altri ne vidi che piangevano liberamente... »
      Diciottomila preti italiani accorsero sotto le nostre bandiere. In questa cifra, aggiunta all'azione dell'episcopato ed all'opera di propaganda svolta dal pergamo da tanti sacerdoti e predicatori, è la migliore caratteristica della parte presa dal clero nella grande guerra di redenzione.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 18. Il popolo guerriero
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 156

   

Pagina (111/179)






Stato Maggiore Mameli Cadorna Italia