Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAcorpo sottile, pronto nell'incedere, si incurvava, vibrante, come un giunco. Ma la faccia del frate soldato splendeva di una gioia raggiante, d'una vocazione impetuosa e soprannaturale.
      « Pareva dire nella sua umiltà, a quanti gli passavano d'accanto : — guardatemi : sono un frate! Lo credereste? Sono il frate dei soldati, e vado con essi a battermi, o a morire, lassù, nelle altitudini alpestri, dove lo sguardo si innalza verso Iddio, dove la preghiera è più pura, dove la fede è più grande, dove l'anima si i-nebria di sacrificio, e la missione di Cristo ci chiama, reclute della pietà e dell'amore, accanto alle reclute della patria e della libertà! »
      Nella lettera di un combattente era questo quadro suggestivo di una cerimonia religiosa in una località vicina alla fronte :
      (( Nella chiesa non vi erano che soldati ed ufficiali, essendo interdetta l'entrata ai borghesi. La chiesa era zeppa di soldati di ogni arma e di ufficiali : una folla di uomini in tenute diverse, sulle quali spiccavano i vividi colori dei distintivi svariatissimi. Prima di celebrare la Santa Messa salì sul pulpito Padre Semeria, l'illustre barnabita di Col di Rodi, che tenne una predica di circostanza in cui la nota predominante era l'affetto per la nostra Italia, per la santa terra nostra, che più di ogni altra ha il diritto d'invocare la protezione del Dio degli eserciti. Le patriottiche vibrate parole di Padre Semeria scossero l'animo di tutti i soldati, che al termine della predica scoppiarono in un clamoroso evviva. Più che un applauso pareva un urlò di guerra. Si celebrò poi una Messa brevissima, i cui serventi erano soldati in divisa. Finita la messa, la folla, dall'altare alla porta, si divise per lasciare uno stretto passaggio, attraverso il quale sfilò tutto Io Stato Maggiore. Scese primo gli scalini dell'altare il generale Cadorna : a un metro lo seguiva il sottocapo di Stato Maggiore, Porro; veniva loro dietro una folla di generali e di ufficiali esteri addetti militari. Cadorna attraversò lento la chiesa, fissando negli occhi tutti i soldati che erano sul suo passaggio. Era pallido, ed
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 18. Il popolo guerriero
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 156

   

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